L’OSTEOPATIA AIUTA IL BAMBINO CHE RUSSA, SEMPRE CON IL NASO CHIUSO, E CHE RESPIRA CON LA BOCCA APERTA

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L’OSTEOPATIA AIUTA IL BAMBINO CHE RUSSA, SEMPRE CON IL NASO CHIUSO, E CHE RESPIRA CON LA BOCCA APERTA

Poco tempo fa ho visitato un bimbo che mi è stato portato in trattamento per una costante congestione nasale che lo costringeva a respirare con la bocca e di conseguenza a russare la notte; ne approfitto quindi per scrivere riguardo la respirazione orale.

Questo è un problema molto diffuso, e a volte sottovalutato. Trascurarla nella prima infanzia porta allo stabilizzarsi e all’irreversibilità di alcuni aspetti: modificazione della naturale conformazione del viso e postura cervico-dorsale con schemi di suzione, deglutizione, e respirazione alterati; ricorrenti raffreddori, otiti, tonsilliti, adenoiditi, asma, allergie; roncopatia (russare la notte); finanche difficoltà nell’apprendimento scolastico; stitichezza e/o coliti; enuresi notturna (pipì a letto).

Quando il problema non viene sottovalutato, di contro, si corre il rischio di incappare in alcune pratiche corrette solo se precedute da altro. In alcuni siti, ed anche alla madre del soggetto in questione infatti, si consiglia di chiudere la bocca del piccolo con un cerotto così da obbligarlo a respirare con il naso, come se la respirazione orale fosse una libera scelta del bimbo. Purtroppo è l’esatto contrario, il bimbo non è libero di respirare, non può usare il naso, per questo attua uno schema secondario e di emergenza: aprire la bocca per respirare.

Spesso questi bimbi sono già in trattamento con l’odontoiatra che può optare per diversi tipi di apparecchi, attivatori, esercizi per le dinamiche linguali.

L’osteopatia cranio sacrale  può fare davvero molto per questi piccoli pazienti. Come nel caso del bimbo che mi ha spinto a scrivere queste righe. In un unico trattamento non russa più, respira meglio e non è più costretto ad aspirare il muco (“tirar su“) con il naso. L’approccio osteopatico come arma efficace ma sopratutto dal risultato immediato, di cui poi continuare ad avvalersi per accompagnare e facilitare il lavoro dell’odontoiatra.

Portate i vostri figli dall’osteopata se li sentite russare, se sempre bagnano di saliva il cuscino, se si svegliano con la bocca secca e l’alito cattivo, se hanno problemi alle tonsille o ripetuti problemi alle vie aeree superiori (raffreddori, naso chiuso, otiti), se fanno particolare fatica ad alzarsi al mattino o hanno già mal di testa.

Mirco Boccolini, osteopata a Mestre Venezia, Olmo di Martellago, Meolo.

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