Il 22 dicembre 2017, veniva riconosciuta l’osteopatia anche in Italia grazie al “decreto Lorenzin”. Rivolgersi ad un osteopata, da quella data, significa lavorare sul proprio corpo in ambito sanitario.
Non si parla più di pratiche alternative, di fidarsi, non si parla più di sciamani, maghi o cialtroni (se non con la stessa percentuale con cui ci si può imbattere in un fisioterapista cialtrone, un medico cialtrone, un meccanico cialtrone, un muratore cialtrone…). Lo stato italiano si è pronunciato sopra ogni sbuffo o smorfia di qualche medico resistente: “Nell’ambito delle professioni sanitarie sono individuate le professioni dell’osteopata e del chiropratico”.
L’unica accortezza da tenere attualmente per evitare di incappare nel cialtrone statisticamente presente in ogni categoria è accertarsi che l’osteopata abbia frequentato una scuola riconosciuta dal Registro degli Osteopati d’Italia (ROI) e che vi sia iscritto.
Prenotate la vostra visita, da gennaio, anche in Calle Legrenzi, 2, Mestre (Venezia) presso lo “Studio Olistico La Fenice”.