LA POSTURA IDEALE

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LA POSTURA IDEALE

Si fa un gran parlare di postura; ne parla l’osteopata, ne parla il fisioterapista, ne parla il personal trainer… È bene chiarire alcuni aspetti per evitare di farsi un’idea sbagliata sulla propria di postura.

Per postura si intende l’organizzazione del corpo nello spazio. Solitamente la si valuta in ortostatismo, cioè in piedi, da vari punti di vista: frontale e posteriore, i due profili, ed è possibile valutarla sul piano trasverso osservando dall’alto tramite uno specchio.

La postura in realtà non è qualcosa di statico e fisso, bensì è il risultato della costante integrazione di vari sistemi recettoriali. Si pensi ad una “spalla alta”, essa non rappresenta il problema posturale in sè, ma l’effetto finale delle scelte operate dal corpo sulla base degli esterocettori, propriocettori, interocettori e nocicettori.
In base alle informazioni che giungono dall’ambiente esterno, dai propri muscoli e articolazioni (e non solo), dai visceri e dalle terminazioni dolorifiche il nostro corpo organizza i propri segmenti. Gli adattamenti sono di due tipi: istantanei e duraturi. Se a seguito di un’info dolorifica (evento transitorio) o legata a qualche riflesso viscerale (evento cronico) il corpo avesse un maggior comfort sollevando la spalla attivando il trapezio, inizialmente si avrà un adattamento temporaneo che però al continuare della perturbazione si trasformerà in duraturo.

Prendendo in esame un altro soggetto adulto con una spalla alta, si potrebbe notare che possiede una gamba corta o un piede piatto, conseguentemente il bacino più basso da un lato, una lieve scoliosi, ed infine una spalla più bassa… mentre l’altra apparirà per l’appunto sopraelevata. Essendo questo corpo strutturalmente da sempre così, la spalla alta perde un po’ la sua accezione di adattamento, rappresentando invece il “naturale” allineamento di quel corpo sul quale agiranno poi i vari recettori con i loro adattamenti.

Si comprende quindi come non esista un allineamento perfetto da raggiungere. La postura ideale esiste solo in teoria; tutto va contestualizzato ad ogni singolo corpo, persona, storia clinica. Con l’osteopatia o anche attraverso altre discipline (fisioterapia, ginnastica posturale) l’obiettivo è quello di liberare il corpo da restrizioni di movimento di modo che possa assumere la posizione più confortevole e col minimo dispendio energetico possibile, cioè la propria e personale postura ideale.

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