IL DOLORE CI DÀ LA SVEGLIA

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IL DOLORE CI DÀ LA SVEGLIA

Parlando di fastidi e dolori c’è da dire che il corpo dà segnali costantemente; ciononostante ci si ripete “passerà”, e di fatto, se si è fortunati, così accade.

A distanza di tempo però lo stesso fastidio può riproporsi come prima, più forte di prima o più duraturo. Altre volte invece, il corpo si è ben adattato e il fastidio si manifesta altrove o in altre forme (in seguito ad una coxalgia, dolori all’anca, che si era risolta, il corpo si manifesta con una gonalgia, dolori al ginocchio, o viceversa).

Anche in questo processo di adattamento però arriva il momento in cui i fastidi diventano sempre più pressanti, più forti e impossibili da ignorare. Quindi il dolore ha lo scopo di dare la sveglia. Il dolore obbliga, anche i più resistenti, alla presa di coscienza del fatto che il corpo presenta delle necessità e che va ascoltato.

Finché si continua a sopportare una situazione dolorosa, convinti di non poterci fare nulla (“eh, ma io ho un’ernia”)la situazione perdura.

È a questo punto che entra in scena l’osteopatia.

Il compito dell’osteopata, in questi casi, è quello di interpretare i segni e sintomi dati dal corpo del soggetto ,e rendendoli leggibili anche al paziente, motivarlo all’azione. Il trattamento osteopatico sarà quindi l’inizio di un processo trasformativo che coinvolgerà per intero il paziente. Guidato dall’osteopata il soggetto, grazie alla sua partecipazione (movimento e semplici esercitazioni specifiche), giungerà ad un benessere più stabile e duraturo perché acquisito, conquistato e non ricevuto passivamente.

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