DOLORI ALLE SPALLE? L’OSTEOPATA NON DIMENTICA LA GABBIA TORACICA

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DOLORI ALLE SPALLE? L’OSTEOPATA NON DIMENTICA LA GABBIA TORACICA

Dolori alle spalle, calcificazioni, la sindrome della spalla congelata… Spesso queste problematiche portano le persone ad allenare i muscoli della cuffia dei rotatori. I dolori alle spalle però potrebbero ancora persistere anche dopo qualche ciclo con il fisioterapista (laser, tens, tecar).

Il perché è presto detto. L’attenzione va spostata, dalla spalla in sé con i suoi muscoli, alla gabbia toracica. L’anatomia infatti ci mostra come la libertà del nostro braccio, e quindi la salute della spalla, sia strettamente legata allo scorrimento della scapola sulla superficie posteriore delle coste.

Quello che noi chiamiamo spalla è in realtà l’insieme di cinque articolazioni, e una di queste è proprio la scapolo-toracica. Per questo motivo la dinamica della spalla paga per alterazioni del posizionamento del nostro torace nello spazio che inoltre modifica la nostra postura generale.

Uno petto affossato, spesso accompagnato dal ventre prominente; oppure uno slittamento posteriore di tutto il torace (come in figura), porteranno ad un’anteriorizzazione delle spalle. Le scapole si inclineranno in avanti riducendo lo spazio subacromiale. In questo modo si andrà ad ostacolare il lavoro della cuffia dei rotatori e a danneggiare alcuni tendini (muscolo sovraspinoso), mentre altri saranno costretti ad un lavoro extra (capo lungo del bicipite).

A partenza da una modifica toracica si giunge quindi alle problematiche della spalla: sindrome da conflitto subacromiale (impingement) e alla degenerazione dei muscoli della cuffia dei rotatori.

Questa modificazione della postura, può essere in parte dovuta alla propria personalità e predisposizione, ma è sicuramente aggravata  dagli usi e costumi moderni: lavori sedentari, molte ore alla scrivania su libri o computer, e ore ed ore col cellulare in mano.

Il panorama dei cambiamenti fin qui esposto porterà anche ad una riduzione di movimento e irrigidimento delle vertebre toraciche e cervicali completando così un circolo vizioso dal quale sarebbe difficile uscirne senza l’aiuto di un professionista.

È infatti necessaria la visione olistica e globale propria dell’osteopatia. Nell’approccio alla spalla quindi l’osteopata prenderà sicuramente in considerazione le coste, la meccanica respiratoria, la libertà del rachide (dorsale e cervicale), gli scorrimenti scapolari, le tensioni muscolari.

Forse è più complicato a dirsi che a farsiEntrate quindi in contatto, scrivetemi, prendete un appuntamento, sono facilmente raggiungibile: Mirco Boccolini osteopata in provincia di Venezia e Treviso. In pochi incontri si abbandoneranno i dolori, si riacquisterà mobilità, e si avrà chiaro il percorso da seguire per migliorare la salute di un’articolazione così importante.

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